Il dodecalogo del freelancer – La mia Vision

Fabrizio Gabrielli, che cosa ho imparato dalla mia esperienza nel marketing digitale come SEO Expert

Dodici cose che ho capito, da quando mi occupo di digital marketing.

Ho elaborato il mio personalissimo Manifesto del Freelancer, riferito in particolare alla mia attività di SEO Expert, SEO Specialist, come creatore e fondatore di una piccola startup come Pistakkio Marketing, ma che può benissimo anche essere traslata nell’attività di qualsiasi altro freelancer attivo nel digital marketing.

1. Scopri chi sei.

  • All’inizio, è difficile concentrarsi sulle cose che contano per te e che ti servono.
  • Invece, potresti ritrovarti tirato in direzioni diverse che possono causare esaurimento.
  • Più velocemente imparerai chi sei, più facile sarà seguire il tuo percorso.

2. Impara a conoscere i tuoi Valori e a valorizzarli.

  • I Tuoi Valori sono la Tua Stella Polare.
  • Essi ti aiuteranno a costruire l’attività in cui ti divertirai a lavorare e a lavorare con persone che condividono i tuoi Valori.

3. Stai con le persone che ti apprezzano per quello che sei.

  • Tutti hanno bisogno di supporto e di essere apprezzati. Puoi andare lontano da solo. Ma andrai molto oltre, insieme a qualcuno che ti supporta lungo la strada.
  • Circondati di persone positive che la pensano allo stesso modo.
  • Elimina dalla tua cerchia di collaboratori coloro che vivono in “modalità vittima”. Ti trascineranno giù. Inesorabilmente.

4. Non negoziare con chi non ti rispetta.

  • Non è necessario vincere ogni battaglia.
  • Non c’è bisogno di dimostrare a nessuno che hai ragione.
  • Dovresti essere d’accordo ad allontanarti da progetti, denaro e clienti se non rispettano te, il Tuo Tempo o i tuoi processi di Lavoro.

5. Stai lontano dai clienti che sanno tutto loro.

  • Se glielo permetti, rovineranno la tua attività abbastanza rapidamente.
  • Quindi: “vade retro, Satana”.

6. Assumiti le tue responsabilità.

  • Le persone che incolpano costantemente qualcun altro, falliscono al 100%.
  • Non fare il qualunquista. Impara ad assumerti la Responsabilità delle Tue Azioni e Decisioni.
  • È il primo passo per migliorare la Tua Vita ed esserne l’Artefice.
  • E ricordati la cosa più importante: che se non decidi (o decidi di non decidere) è anch’essa una decisione.

7. Impara dagli errori e dalle scelte sbagliate che hai fatto.

  • È il modo migliore per crescere velocemente.
  • Quando capisci che cosa ti ha insegnato una situazione spiacevole, puoi usarla a tuo vantaggio in futuro.
  • Se non impari una lezione, la situazione andrà a peggiorare.

8. Fai ciò che ti illumina (trova il tuo “Ikigai”) anche nel lavoro.

  • Se devi sforzarti di svegliarti ogni giorno e fare il tuo Lavoro, hai scelto il lavoro sbagliato.
  • È giusto cambiare le cose che fai. Focalizza il tuo Lavoro, ma rendilo vario, alternando le operazioni che svolgi tutti i giorni, affinché non diventino monotone, perché la monotonia ti creerà alienazione.

9. Mantieni una Visione superiore.

  • Sostieni qualcosa di importante per te. Quando la tua causa è più grande di te, hai poteri illimitati. Nessuno ti potrà fermare. Non le tasse, non i clienti criticoni, nemmeno le crisi mondiali, pandemie, guerre e le cavallette ?.
  • Chiediti: perché lo sto facendo?
  • Va bene essere motivati ​​dal denaro, ma non basta. Ci deve anche essere qualcosa di più grande e più significativo per la comunità dei Tuoi Clienti che stai aiutando col tuo Lavoro.

10. Dì di “no” più spesso.

  • Le opportunità sono grandiose.
  • Ma non hai bisogno di tutte le opportunità che ti si presentano.
  • A volte ti distraggono solo da ciò che conta.

11. Crea l’atmosfera “giusta” nella tua attività.

  • Sii responsabile nel guidare la Tua Azienda, che dovrà avere la sua Voce e i suoi Valori.
  • Assumi o collabora con persone che sono in totale accordo con questa Vision.

12. Dai il giusto Valore al tuo Pricing.

  • Trova il tuo pubblico di destinazione e ignora quelli che non sono nel tuo target.
  • È impossibile aiutare tutti e piacere a tutti. Se ci provi, fallirai presto.
  • Dai Valore ai tuoi prezzi e lavora solo con coloro che sanno capire il Valore del tuo Lavoro.
Joe Orlando
Orlando per le pubblicità del fumetto di Sea Monkeys. Dopo 16 anni di freelancing, divenne redattore della DC Comics nel 1968, e gestì House of Mystery

L’innovazione non è una supercazzola (lettera aperta ai 36 mila visitatori presenti al Web Marketing Festival 2022 di Rimini)

Fabrizio Gabrielli, CEO & Founder di Pistakkio Marketing, consulenza SEO e Google Ads a Firenze e Regione Toscana

Nel corso del weekend appena passato, dal 16 al 18 giugno inclusi, si è svolto alla Fiera di Rimini il Web Marketing Festival, organizzato da SearchOn Media Group. Il CEO di SearchOn, Cosmano Lombardo, ha pubblicato qualche giorno fa un bel collage di foto in cui mostrava le fasi di smantellamento della Fiera di Rimini dagli allestimenti fieristici, che hanno coinvolto espositori e sponsor del Festival.

In questo post Lombardo ha pubblicamente dichiarato che sono stati 36 mila gli iscritti visitatori della manifestazione, che pertanto si colloca a pieno titolo e dati alla mano come, non solo la più grande manifestazione di marketing al livello nazionale, ma probabilmente una delle più imponenti kermesse al livello continentale europeo e paragonabile alle fiere degli Stati Uniti.

Inutile dire che questi “ragazzi” sono riusciti a creare un “carosello” fantastico, un merito che resterà negli annali e nella Storia del marketing e dell’innovazione nazionale. Un successo più che strameritato per questi ragazzi, che hanno sede a Bologna e che hanno avuto la lungimiranza di perseverare nei loro intenti, anche quando venivano criticati dai soliti benpensanti, sapientoni degli ambienti snob (soprattutto milanesi, ma non solo).

Di innovazione ne ho vista tanta a questo WMF22. Non solo da parte dei privati, ma anche delle istituzioni statali pubbliche. Ho ascoltato il ministro Giovannini, parlato con lo stand dei Beni Culturali e del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.

Il robot dei Beni Culturali che fa le ispezioni all’interno degli scavi di Pompei

Target di pubblico molto ringiovanito e giovanile, rispetto alle edizioni passate (io vado al WMF dal 2015 e non mi sono perso nemmeno un’edizione, nemmeno quelle con le dirette online in piena pandemia).

Apro una parentesi ecologista. Chi mi conosce di persona, sa che quando posso mi sposto in bicicletta (pieghevole o tradizionale), oppure in treno + bici, anche per lavoro. Ovvio, se devo fare un appuntamento di lavoro con un agriturismo sperduto in campagna allora non posso fare questa scelta, ma quando posso, uso sempre questi mezzi. A Firenze mi sposto in tramvia + bici pieghevole (se diluvia) oppure solo in bici. Sono anche attrezzato con giacche e zaino impermeabili e mi è già capitato di spostarmi sotto violenti acquazzoni di quelli in stile sud-est asiatico, da stagione dei monsoni. È una scelta che ho fatto, consapevole e talvolta che richiede impegno, ma che mi piace.

Al WMF22 di Rimini, però, ho visto praticamente pochissime persone che hanno usato mezzi pubblici o mezzi ecosostenibili per arrivare in Fiera. Siccome si fa tanto a parlare di ecologismo ed ecosostenibilità, mi sono stupito di questa cosa, ma non mi riferisco ai “ragazzi” che organizzano, ma piuttosto alle schiere di giovani “comodosi”. Non voglio fare il “vecchio” boomer che s’inalbera per un nonnulla, ma mi sarei aspettato più persone che lasciano, come me, la bici pieghevole in guardaroba. Invece sono stato l’unico utente di 36 mila a lasciare una bici pieghevole in guardaroba e a farla passare allo scanner, in stile aeroporto.

A Rimini sono attivi un paio di servizi di noleggio bici e bici elettriche, poi anche di monopattini. Fuori dalla Fiera ho visto una ventina di monopattini elettrici parcheggiati, nei tre giorni del WMF22, più una quindicina di bici, tra elettriche e muscolari. Alle fermate degli autobus del trasporto locale, in discesa e in attesa, negli orari di arrivo e ripartenza a fine giornata, ho visto sparute persone, tipo venti per volta.

Non voglio fare né il pioniere, né lo strafighetto ambientalista, faccio quello che posso e quando posso farlo, ma m’impegno e ci provo. Uso la bici pieghevole dal 2015 e sono soddisfatto di questa scelta. Mi aiuta a tenermi in forma e a fare movimento.

Con la maglietta di Biciclettami, al WMF22 di Rimini.

Al Festival dell’Innovazione nazionale più importante in Italia e forse in Europa mi piacerebbe vedere il prossimo anno un po’ più di persone che fanno scelte come la mia. Non perché mi senta una mosca bianca. Anzi. Sono straconvinto di aver fatto una scelta giusta. Ma penso che da questi ragazzi che parlano tanto di innovazione e progetti ci si potrebbe aspettare molto, ma molto di più.