Blogging is an Attitude

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Blogging is an Attitude

Scrivere deve diventare un’abitudine quotidiana. Se fai blogging online, ti devi mettere lì, abbandonare quello che stai facendo e scrivere. Raccogliere le tue idee, i tuoi pensieri, le tue energie. Ti prendi un mug di tè o di caffè (in America va il solubile tipo Nestlè o la sciacquatura di Starbucks, ma noi non siamo in America) e ti piazzi in pole position. Meglio se da desktop, piuttosto che da un portatile. Ma con una tastiera vera e non da mobile o da smartphone, anche se oggigiorno gli articoli del blog si possono anche dettare a mo’ di dittafono (di una volta).

In Italia, il miglior teorico del blogging quotidiano è sicuramente Riccardo Scandellari, che mantiene uno dei blog più importanti e scritti bene in Italia sul tema blogging e personal branding. Tempo addietro, Riccardo, che mi segue sul mio canale Telegram, aveva scritto questo articolo sul blogging quotidiano, che è sempre attuale, un classico evergreen di come impostare una bella strategia di blogging.

Tra l’altro Skande, come è chiamato dagli addetti ai lavori, appunto per la fama che ha acquisito il suo sito, è uno dei pochi addetti ai lavori nel campo del marketing che mantiene con successo anche un blog su Medium, altra grande piattaforma di microblogging, americana, ovvio. Ora è un annetto che Riccardo Scandellari non scrive più lì, ma resta sempre un gran leggere, anche perché scrive benissimo.

Io ho titubato molto, per aprire il mio sito, come sa bene chi mi conosce di persona e ha parlato con me in questi ultimi anni. Dubbi, titubanze, diciamo pure, pippe, seghe mentali, chiamatele come volete. Verissimo. Tutto vero e sacrosanto. Sono stato indeciso, da buona Bilancia, se e come buttarmi nella mischia del blogging, ma adesso ci sto prendendo piacere e gusto.

Tant’è vero che sto pensando seriamente di buttarmi nella mischia di Medium, ma nella versione originale americana, e di scriverci in inglese! Ma a parte questo, e non è affatto escluso che inizi a farlo, voglio condividere un articolo che a suo modo, mi ha fatto capire che dovevo buttarmi nella mischia di questo blog, a prescindere dal mio sito professionale di Pistakkio.

Per scrivere esiste una sola regola

Per iniziare a scrivere, esiste un metodo semplice, e l’ho imparato in mezzo alla pandemia. Esso è fatto da due soli passaggi.

  • Siediti, mettiti comodo, in posizione confortevole per poter lavorare al computer.
  • Fai l’unica cosa che devi fare: scrivi!

È tutto qui. È così semplice da far cascare le braccia, ma è così. È semplice, ma non è facile farlo. Perché poi siamo distratti da mille cose, in primis da quello stramaledetto apparecchio che è lo smartphone, sicuramente utile, ma che ci tarpa letteralmente le ali per spiccare il volo.

Ogni 40-50 minuti alzati e sgranchisciti le gambe. Non importa che tu deciderai di usare un timer o guarderai l’orologio alla vecchia maniera. Se userai lo smartphone, mi raccomando, fai in modo che sia però in modalità aereo, in modo da non essere disturbato da distrazioni deleterie.

Ho imparato a mettere in pratica questa tattica durante il difficile periodo della pandemia, in cui avevamo tutti molto tempo per stare da soli con noi stessi. Ancora non ebbi modo di metterlo in pratica. Prima dovevo “partorire” il mio sito professionale, ma ci sono arrivato. È come una piccola pratica zen. Gli americani, di nuovo loro, lo chiamano il “Non-Zero Day Principle“, il principio per cui, come dicevano invece i cinesi, non è importante quanto veloce ti stai muovendo. L’importante è che non stai fermo.

Non aspettare di essere perfetto, perché non lo sarai mai. E anche io, che sono un perfezionista, talvolta mi blocco proprio su questo, perché l’essere perfetto è impossibile.

Mettiti seduto e comincia. Verrà il momento in cui qualcosa verrà fuori e piano piano verrà fuori anche la Qualità. Che sia Totale o meno, ne parliamo un’altra volta e sarà l’argomento di un altro post.